Fabio Brusadin, Alberto Ricca ed Elisa Sbaragli, componenti del Collettivo La cerchia di Verbania, oltre a portare avanti la propria ricerca artistica nel campo della musica elettronica contemporanea, danza contemporanea e nelle arti intermediali, in sinergia oltre che individualmente, si occupano di formazione rivestendo il ruolo di formatori e conduttori in ambito Accademico ed in altri contesti culturali.
Laboratori e corsi condotti da Alberto Ricca
Dal 2017 – Milano, docente di Sintesi (I anno, 24 ore) e Tecniche Performative per le Arti Audiovisive (II anno, 80 ore) per IED Milano: I due corsi accademici si propongono di dare una solidissima base tecnica relativa alle tecniche di sintesi e di performance dal vivo, a sostegno della problematizzazione estetica inevitabile per un professionista del suono.
2022 – Casa Ceretti Laboratorio per l’Arte – Verbania, CAMERETTA: laboratorio orizzontale ed informale per la condivisione di pratiche musicali tra musicisti elettronici e non.
2021 – Conservatorio della Svizzera Italiana – Lugano, Panel “THE FUTURE WE WERE LOOKING FOR (?)”: Un software ben scritto può sostituire uno spartito? È possibile immaginare modi per “suonare un computer” che vadano oltre le metafore della liuteria classica? In dialogo con artisti e studenti di Meet Music Code.
Laboratori e corsi condotti da Elisa Sbaragli
2020 – online sulla piattaforma Zoom e in presenza, IN-SEPARABILI: esperienze di pratiche corporee condivise a distanza per ri-educare il corpo alla vicinanza e al contatto fisico. Un laboratorio nato e condotto durante il primo lockdown con l’intento di ristabilire le naturali modalità di relazione fisica con l’altro in una prospettiva di graduale avvicinamento e riduzione delle distanze di separazione fisiche e mentali. L’obiettivo finale era la creazione di un documento video che riconsegnasse l’esperienza come un processo di ricerca e di azione performativa collettiva. IN-SEPARABILI è rivolto a persone che desiderino lavorare sulla consapevolezza del corpo e desiderose di mettersi alla prova in ambito performativo. Operando prevalentemente a distanza è preferibile avere delle esperienze pregresse, ma l’esperienza rimane aperta a tutti.
Link video: https://vimeo.com/467511037
2021 – Torre di Buccione – Orta San Giulio, IN-SEPARABILI WILD: un’occasione per riflettere su come ri-collocare il corpo nello spazio al di fuori delle mura domestiche riportando i corpi a rivivere ed instaurare un dialogo e scambio in presenza in un ambiente esterno che diventa protagonista, limite ed ulteriore “corpo” con cui relazionarsi. Uno spazio naturale, aperto e ogni volta variabile per luce e clima contrapposto a quello domestico, chiuso, fermo e regolare, mettendo al centro la possibilità di ri-costruire un rapporto nuovo con ciò e con chi ci circonda. IN-SEPARABILI WILD è rivolto a persone che desiderino lavorare sulla consapevolezza del corpo e desiderose di mettersi alla prova in ambito performativo. Non è richiesta alcuna preparazione o esperienza scenica.
Link video: https://youtu.be/22o2O84dRkU
Laboratori e corsi condotti da Fabio Brusadin
Dal 2018 – Milano: docente di Tecniche Informatiche per la Scena per il corso di I livello della Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi a Milano. Il corso si prefigge di dare delle solide basi tecniche agli allievi del corso di Regia nell’uso delle nuove tecnologie e forme mediali applicate all’arte performativa in genere.
Laboratori e corsi condotti da Elisa Sbaragli e Fabio Brusadin
2021 – Riserva Naturale del Monte Mesma, 2022 – Cinematica Festival – Ancona, sull’irrequietezza del divenire – laboratorio: Il laboratorio di sull’irrequietezza del divenire vuole essere un momento di ricerca e osservazione collettiva fondamentale per stimolare nel pubblico un’attenzione rispetto a ciò che è presente in un dato ambiente. Insieme alle comunità locali viene messa in moto un’esplorazione sul campo. Le pratiche si articolano, in generale, a partire da semplici task e azioni che siano in grado di far depositare il corpo all’interno di questi spazi per ampliare e amplificare la percezione corporea e l’ascolto dell’ambiente circostante. Il laboratorio si fa dunque strumento per il dialogo con le comunità locali, per la formazione della comunità stessa e per stimolare nel pubblico un’attenzione rispetto al non-umano.
Laboratori e corsi condotti da Alberto Ricca e Elisa Sbaragli
2017, 2018, 2019 – Omegna, INDUSTRIAL SOUNDSCAPE: I primi tre episodi del progetto INDUSTRIAL SOUNDSCAPE hanno previsto l’attivazione di due laboratori paralleli, Motilità – corpi in movimento condotto dalla danzatrice e coreografa Elisa Sbaragli e Processi, dal rumore dell’industria al suono elettronico condotto dal musicista Alberto Ricca aka Bienoise, terminando con un esito performativo aperto al pubblico al Forum di Omegna.
2017 – Volume 1: Il primo volume di INDUSTRIAL SOUNDSCAPE – Suoni Industriali e corpi in movimento – si è incentrato sul ricordo dell’esperienza acustica che per decenni ha caratterizzato il quotidiani vivere di ogni abitante e visitatore della città di Omegna. Per la parte sonora sono stati campionati i suoni all’interno di reparti di produzione dell’azienda Alessi. I performers hanno successivamente realizzato una prima esibizione urbana guidati dai rumori industriali grezzi, per poi dare luogo invece ad una performance congiunta ai suoni elettronici elaborati dalla laptop orchestra.
2018 – Volume 2: Il secondo volume ha indagato l’elemento acqua, quale forza motrice che in passato ha contribuito fortemente allo sviluppo industriale. Con l’attivazione dei due percorsi laboratoriali paralleli, hanno portato alla creazione di suoni e movimenti ispirati dai rumori campionati nella zona di abbattimento delle acque del fiume Strona e presso una centrale idroelettriche adiacente al torrente.
2019 – Volume 3: Il terzo volume di INDUSTRIAL SOUNDSCAPE è stato dedicato a ciò che rimane del paesaggio industriale ed alle architetture che testimoniano l’epoca in cui lo sviluppo industriale ha fortemente modellato la città. La laptop orchestra, condotta dal musicista Alberto Ricca aka Bienoise, ha elaborato un paesaggio sonoro connesso al vuoto compresso nelle fabbriche dismesse; i corpi in movimento, guidati dalla danzatrice e coreografa Elisa Sbaragli, ne ha manifestato l’incessante e assordante immobilismo grazie anche alle proiezioni video elaborate da Fabio Brusadin.