“IMPRESSIONI E PROPOSTE SULLA DANZA CONTEMPORANEA”
seminario di lavoro
con
Emilia De Biasi-deputata del Partito Democratico-Commissione Cultura della Camera
Diana De Marchi – consigliera del Partito Democratico in Provincia a Milano
introduzione di Franca Ferrari presidente C-dap Lombardia
VENERDI’ 11 febbraio 2011- inizio ore 14,30
via Pergolesi 8 – Milano – sede del Partito Democratico
Ingresso Libero
Franca grazie per questa occasione importante, ci sarò sicuramente.
Un sistema danza contemporanea per Milano mi sembra che richieda una grande riflessione e anche la concentrazione di più menti autorevoli.
Questa città per come è organizzata ora a livello di danza contemporanea, e non solo, è molto dispersiva, cioè le energie se ne vanno nella ricerca di stare dietro a tutto, ma questo tutto non è praticamente nulla se si pensa alla ricchezza che la città potrebbe offrire e poi alla quantità di persone che circolano.
Milano 2 milioni circa di abitanti, vogliamo organizzarci perché ognuno possa usufruire della cultura della danza contemporanea senza doversela cercare con la lente d’ingrandimento o affannandosi per tenere insieme tutti i pezzi?!
Ritengo questo incontro un’importante occasione per ulteriormente far presente le nostre necessità e richieste perchè la cultura del contemporaneo e della danza in particolare cominci a permeare il tessuto sociale a partire dalla città in cui molti di noi vivono, Milano, per diffondersi in tutta la Lombardia. E’ anche una occasione di confronto tra noi. Sarebbe utile essere presenti indipendentemente dalle propire convinzioni politiche, anzi evviva il confronto e la capacità di mettere in luce aspetti diversi delle questioni perchè osservate da angolazioni differenti. Purtroppo sarò fuori Milano e me ne dispiace immensamente, mi terrò comunque informata tramite Franca e il C-Dap e Studio28.tv.
Una buona ragione per partecipare: la danza, un bene comune.
In un periodo storico che ci sta forzando a pensare alla sopravvivenza quotidiana, ritengo fondamentale non cadere nell’errore di chiudersi nella propria piccola realtà e correre così, per davvero, il rischio di non superare questo momento di grande crisi della cultura e delle sue politiche. Ritengo che, oggi ancor più che in passato, sia necessario iniziare a creare una comunità della danza contemporanea locale e regionale in cui riconoscersi, iniziando a ripensare il territorio con l’intento di ripartire dal concetto di danza come bene comune piuttosto che di relegarlo al senso del possesso individuale.
Vogliamo continuare ad esistere come “danzatori e performers solitari”, o vogliamo iniziare a dare un senso ed un valore al concetto di danza come bene comune? Tutti noi sappiamo che la danza non può esistere se non in seno ad una comunità, a meno di diventare uno sterile gesto. Tutti noi sappiamo, certamente per esperienza personale, credo, che la danza non può fiorire grazie alla competizione tra i danzatori o tra gli operatori di questo settore. Se noi stessi non lottiamo per portare avanti il concetto di danza come bene comune, come possiamo pensare che lo facciano le istituzioni? Una popolazione di danzatori indifferente al cambiamento, passiva di fronte agli eventi, incosciente di dove le nuove leggi regionali ci porteranno, non può certo aspettarsi di vedere evolvere positivamente il futuro di una forma d’arte come la danza contemporanea, che ancora oggi non possiamo dire essersi conquistata un posto nelle politiche culturali del nostro paese. Come possiamo aspettarci un cambiamento se mettiamo noi stessi tutte le nostre energie nella difesa di uno status quo? Fermarsi a fare delle considerazioni sulla politica culturale della danza contemporanea in Lombardia (o forse, meglio, sulle mancanze della politica culturale della danza) mi sembra doveroso da parte di tutti noi, così come sarebbe auspicabile il fermarsi a fare delle riflessioni costruttive, pensando ad un intervento strutturale che possa sensibilizzare le istituzioni ad un cambiamento. Mi sembra doveroso tenere vivo almeno il coraggio di incontrarsi per riflettere sul nostro futuro, confrontandoci con idee nuove e diverse.
Un invito quindi, a partecipare numerosi, oppure a perdere un’ora del nostro tempo per scrivere delle riflessioni da inviare ai partecipanti all’incontro.
Manuela Bondavalli
@ Manuela Bondavalli
grazie per l’intervento, sono pienamente d’accordo con te.
Molti verranno venerdì ma altri non possono. Anche questo blog è un modo per essere presenti. In futuro ci sarà sicuramente il tempo per tutti di partecipare alla riforma della danza contemporanea nella nostra regione, sarà un lavoro lungo, ma avviare è importante.
Venerdì oltre alle idee del C-dap e di chi sarà presente, sarebbe interessante avere anche i pensieri di chi non può esserci.
Allora chi non può venire può mettere un pensiero qui, per essere insieme comunque. Come possiamo fare? Segnalando una mancanza, qualcosa che manca al mondo della danza contemporanea nella nostra regione.
Molti mi hanno chiesto se poi ci sarà comunicazione del risultato dell’incontro, sicuramente ci sarà. A presto
Franca
Cara Franca, cari tutti, non potrò essere a milano domani, anche se sarebbe stato bello ascoltarvi, capire e confrontare con la situazione nel resto di Italia, in particolare nel centro sud (da roma in giù, insomma). Vi faccio comunque tutti i miei più calorosi auguri di un dibattito fervido e ricco, e resto in attesa del resoconto. un abbraccio, monica vannucchi
@monica vannucchi
Buongiorno a tutti,
potete vedere nel link http://c-dap.blogspot.com/ un breve report del primo
INCONTRO CON EMILIA DE BIASI SULLA DANZA CONTEMPORANEA
di venerdì 11 febbraio. Potete inviare commenti e proposte.
A breve si deciderà la data di un incontro pubblico e vi contatteremo di nuovo.
un saluto
c-dap Lombardia
http://c-dap.blogspot.com/