Expo 2015 portera’ a Milano circa un miliardo e mezzo di investimenti pubblici. Il primo bando per la cultura partorito da Expo 2015 chiede ad artisti dello spettacolo di lavorare a gratis e di pagarsi l’agibilita’. Mica male come inizio no?
Expo 2015 will attract to Milan around 1.5 billion euros of public investment. The first call for proposal for the culture sectore asks performing artists to work for free and pay the social security for themselves. Not a nice beginning, is it?
Expo 2015 en Milan attirerà environ de 1.5 billion des investissements publiques. Le premier avis pour la culture invite à les artistes à travailler gratuitement et sans payer aucune aide sociale. Pas mal, n’est-ce pas?
Expo 2015 permitirà de obtenir algo como màs de un billòn de inversiones en la ciudad de Milàn. La primera propuesta para la cultura pide a los artistas de trabjar gratuitamente y sin pagarles la seguridad social. Nada mal, no?
Im Rahmen des Expos 2015 werden mehr als 1.5 Billionen Euro in die Entwicklung Mailands angelegen. Die erste Ausschreibung ist für Schauspieler und Tänzer, die nicht bezahlt werden (weder einen echten Lohn, noch die Sozialbeiträge). Nicht schlecht, oder?
Che si può dire? In linea con il suo amato governo la nostra giunta comunale….non credo che manderò la mia candidatura e inviterei tutti a non farlo, ma tutti tutti…..scuole di danza, musica e teatro comprese. Credo però che sottrarsi non sia abbastanza, dovremmo coordinare una forma di risposta a questa ipocrita chiamata a sostenere gli interessi del sindaco cammuffati da interessi per lo sviluppo economico culturale della nostra città.
Il bando stesso è indecente…la direzione artistica non è menzionata…chi è che selezionerà le proposte? In più è scritto”La direzione artistica si riserva di apportare modifiche (quali ad esempio l’estensione del limite di
durata di una particolare esibizione) in qualunque momento e a suo insindacabile giudizio.”, denotando un rispetto per l’autore del lavoro pari a 0 doppio0come la farina, che è chiamato ad estendere ed allungare la propria creazione a comando di non si capisce bene chi e senza magari saperne neppure la motivazione. E’ chiaramente un bando che tratta tutti con pochissimo rispetto e subdolamente mostrando una carotina per chi non verrà selezionato a partecipare a questa “fantastica occasione”: “Eventuali candidature presentate dopo tale scadenza saranno comunque inserite in un archivio “Proposte Expo” volto a progettualità prossime venture.” Altrettanto gratuite? O a pagamento a patto che in questa occasione del 5 febbraio si conceda grtatuitamente il proprio lavoro? Che schifo. MArcella Fanzaga
Vabbè non ci sarebbe neanche bisogno di commentare una cosa del genere, che sembra più rivolta a gruppi amatoriali che professionali. Il bando è scritto malissimo, sicuramente non è stato fatto da un operatore culturale professionista.
Ma poi, scusate….ho capito bene che il bando scade il 31 gennaio e l’evento si svolgerà il 5 febbraio in 11 locations? Mi sembra una cosa folle….ma come fanno ad organizzare tutto in così poco tempo? Ho riletto tre volte perchè mi sembrava un errore, ma probabilmente è proprio così.
La durata massima è di 50 minuti ma si consiglia di non superare i 20 minuti di performance….ma che roba è? Ma chi ha pensato una cosa simile si sarà preso la briga di leggere un bando prima di pubblicare on line questa barzelletta?
Spero proprio che almeno questa volta nessun professionista partecipi a questa pagliacciata, anche se poi alla fine qualcuno, magari qualche scuola, parteciperà a questa ridicola iniziativa, e così il Comune di Milano avrà i suoi burattini danzanti, recitanti e cantanti per l’intrattenimento….roba da matti. Possiamo fare qualcosa? Tipo scrivere una lettera sottoscritta nella quale ci dissociamo da queste scelte? Da inviare al Comune e in copia anche alla Provincia? Lamentarsi tra di noi non basta, è ovvio che siamo tutti d’accordo….bisogna alzare la voce e smetterla di subire in silenzio, no?
cosa ne pensate di un comunicato stampa? Sicuramente menzioneremo la cosa anche nella lettera al futuro sindaco di Milano che stiamo preparando, ma penso che un comunicato stampa sarebbe la cosa più rapida.
Si, la rapidità è fondamentale in questo momento, se si aspetta troppo questa notizia verrà scalzata da qualcos’altro e in tempo breve ci si sarà dimenticati di tutto. E’ importante agire al più presto, e se il comunicato stampa può essere il mezzo giusto, vada per quello.
Grazie Franca per la tua proposta, io non ho idea di come si prepari un comunicato stampa, nè quale sia il canale per diffonderlo, ma battiamo il ferro finchè è caldo, non aspettiamo troppo! Giù le idee….io penso che sia un’occasione per ribadire che il problema non è la mancanza di fondi, perchè quelli ci sarebbero anche, ma un atteggiamento della politica locale assolutamente ostile ed arrogante nei confronti dello spettacolo dal vivo. Sono anni ormai che il Comune di Milano chiede agli operatori dello spettacolo dal vivo di lavorare gratis, o al massimo con un insignificante rimborso, facendosi bello di organizzare eventi culturali nella città. Questa storia deve finire, e il bando di palcoscenici Expo, i suoi contenuti ed il modo in cui è stato scritto sono un’offesa alla nostra intelligenza.
….chiaramente io non sono la persona giusta per scrivere questo comunicato, perchè mi manca la diplomazia, ma il succo del discorso secondo me è questo.
Ragazzi fatemi sapere se questa condivisione vi interessa e la trovate pertinente, ho caricato il vostro video sul canale di socialexpo: a questo link http://www.youtube.com/watch?v=4wQhisTLvyg
un caro saluto
http://www.youtube.com/user/Storieminime
Vittorio
Sono d’accordo con Lia
Ciao Vittorio,
grazie mille per la condivisione, ovviamente siamo felicissimi che tu l’abbia fatto!
Teniamoci in contatto,
a presto,
Giovanni
… effettivamente il bando è alquanto ridicolo, ma non credo l’abbia scritto qualcuno di competente. Per quanto riguarda quello che il bando propone, mi dico ” ma ci stupiamo ancora? “. qualcuno sicuramente si farà avanti, manderà la propria proposta, e accetterà tutte le loro aberranti condizioni, perchè è questo quello che facciamo di solito… ci allarmiamo perchè ci progongono qualcosa di inutile e assolutamente umiliante, poi urliamo alla rivoluzione come se fossimo davvero in grado, ora come ora, di poter cambiare le cose… e alla fine come sempre non succede assolutamente nulla… e qualcuno lo trovano ugualmente, perchè una compagnia o una scuola, che può pagarsi l’agibilità a milano c’è… però finiamola di dare la colpa solo alla politica, al governo, al comune, ai candidati sindaci…. la colpa è anche nostra, gli addetti ai lavori, che non siamo stati capaci negli ultimi anni di creare un ambiente sano di lavoro, di pretendere la retribuzione sempre e comunque, solo perchè a volte un lavoro magari porta altro lavoro… ma alla fine si vive di pane e arte e gastrite, quella che ci viene quando leggiamo un bando come questo. comunque il comunicato stampa, mi sembra una buona cosa per cominciare, però sarebbe bene che nessuno partecipasse, neanche quelle realtà presenti a milano, ormai da anni, che potrebbero permettersi di farlo anche gratis.
sono assolutamente d’accordo con Roberto! è la categoria stessa che deve innanzitutto orientarsi verso una professionalità coerente. Ci sarà pure un motivo per il quale questo bando non è indirizzato alla fashion o al settore del design, tanto per fare un paio di esempi. Quindi non dimentichiamoci, anche in queste occasioni, quali sono le nostre responsabilità nel avere creato indirettamente questo genere di mercato scellerato!
Detto questo, sono d’accordo nel realizzare un comunicato ma che possa essere fatto veicolare on line, quanto meno per sensibilizzare tutti quegli artisti affetti da prurito di esecuzione facile affinchè possano capire la gravità della cosa e non lasciarsi tentare.
Non penso che riusciremo a coprire i giornali in tempo. il Pd pare che voglia appoggiarci: certo il rischio, anche qui, è quello di farci strumentalizzare. Tuttavia forse conviene mantenerci aperti.
Alla domanda – retorica – se ci stupiamo ancora, ovviamente – e retoricamente – non posso che rispondere di no, che non mi stupisce affatto. E allora? Il fatto che non mi stupisca non mi invita a starmene seduto a non fare una minchia. E neanche, come operatore, a copiare e riproporre le condizioni di Expo agli artisti che invito agli eventi che organizzo. E neanche, come compagnia, a partecipare a gratis a eventi o festival (visto che non posso permettermi di lavorare gratis). Avete ragione quando distribuite la responsabilita’ anche agli artisti, ma non esageriamo. Le politiche culturali sono appannaggio di enti pubblici, organizzazioni private, fondazioni. Sono loro che fanno le regole. Sono loro a cui dobbiamo chiedere di fare un passo avanti. Gia’ chiedendolo dimostreremo che ci sono tanti artisti che non sono piu’ disposti a far le cose gratis. E getteremo forse le basi per un nuovo modo di gestire le cose (in attesa che qualche direttiva europea regolamenti queste situazioni!).
Mi chiedo se un comunicato stampa sia sufficiente. Intanto chi lo firma? Va firmato da piu’ soggetti possibili, ognuno si dovra’ ‘sbattere’ per farlo firmare. Siete tutti disposti? E dopo il comunicato? La strategia deve essere piu’ complessa a mio avviso anche per evitare cio’ che dice giuseppe, cioe’ la strumentalizzazione. Dei politici del consiglio comunale ci hanno invitato a mobilitarci, e loro ci daranno il loro sostegno. Ma occorre essere ‘proattivi’, come si dice nelle aziende, guardare in avanti e proporre cambiamenti: se proponessimo una consulta di lavoratori dello spettacolo che deve vagliare ogni decisione presa da Expo in tema di spettacolo? Era evidente che quel bando e’ stato scritto da un dilettante. Ma questo e’ un problema, perche’ tutti quei soldi non possono essere gestiti da dilettanti.
Condivido le impressioni di Giovanni. Il comunicato stampa rischia di restare uno scritto che aleggia nel web.
L’idea di fare controproposte, e non solo critiche (del tutto legittime comunque), mi piace molto. Bisogna sempre capire attraverso quali canali diffonderla. Secondo me sia sul web che in sedi istituzionali preposte.
Condivido pienamente l’ultima frase:”tutti quei soldi non possono essere gestiti da dilettanti”.
Agiamo, quindi.
Ho appena mandato questa mail all’organizzazione:
Egregi Signori,
nel complimentarmi con voi per la geniale trovata di “Palcoscenici Expo”, autentica iniezione di vitalità per tutto il mondo culturale della nostra città, vi chiedo se per caso siano previste iniziative analoghe per altre categorie di lavoratori.
Non so… dentisti che fanno otturazioni gratis, notai che stipulano rogiti gratis, architetti che progettano gratis e così via.
Soprattutto mi interesserebbe sapere se sono previsti funzionari dell’organizzazione Expo che quel giorno possano sparare stupidaggini, finalmente gratis.
Che vergogna, mia povera Milano!
Marco Balbi
Professionista del palcoscenico
Bella, Marco, sintetica ed efficace….dubito fortemente, però, che i destinatari di questa sagace missiva siano dotati di qualsivoglia senso dell’umorismo che possa permettere loro di cogliere la cinica ironia da te utilizzata.
🙂
Che vergogna! Oltre al bando, sono andata a consultare il sito di Berenice.spa, l’azienda che si occupa della gestione delle candidature. La raccomando..ahahah. Propongo di inviare delle non candidature. Lettere brevi dense di cordiali insulti.
Ma se c’è una comunicato stampa da firmare e far firmare io ci sono.
Io propongo di presenziare qui
http://infomilanoexpo-2015.com/palcoscenici-expo-grande-teatro-diffuso-in-citta/
e di fare le stesse domande che ci siamo posti in questo spazio…e vedere l’effetto che fa.
giuseppe, se ti può consolare per il design è stato fatto un bando altrettanto imbarazzante, quindi è proprio una politica consolidata di expo quella di fare concorsi senza criterio, senza giurie o direzioni artistiche qualificate, senza rispetto dei partecipanti. questo perché tanto siamo tutti “creativi”, mica lavoratori, e poi perché siamo in un’epoca in cui si ritiene che la “visibilità” sia un valore in sé.
uno dei responsabili Expo ha risposto nella pagina della protesta!
http://www.facebook.com/home.php?ref=home#!/event.php?eid=181504505217400
Partecipate al bando. partecipate tutti e fatevi selezionare, pagate si i contributi enpals ma non per portarvi il vs lavoro ma anzi per usare questa falsa piattaforma per le arti performative come una reale piattaforma di manifestazione.
occupate quelle scene e rimanetevi fermi ed in silenzio.
riprendetevi ció che vi appartiene.
Continuate d´altra parte con la petizione anche se, difficilmente vi potrá essere un suffuciente per essere ascoltato. Continuatela lo stesso.
Chi verrá selezionato e deciderá di mostrare il proprio lavoro non fará altro che sottolineare e rimarcare l´assenza del vostro reale lavoro.
Fategli vedere chi siamo.
Occupate quelle scene!!! sono vostre, nostre e non loro.
ma scusa… “L’evento Palcoscenici Expo si basa su una formula partecipativa: artisti, gruppi e compagnie potranno presentare la propria candidatura. Sarà previsto un [B] rimborso spese [/B], da concordare con l’organizzazione a seconda dei costi da sostenere per ogni esibizione, in relazione ai materiali necessari e al numero di persone coinvolte.”
GLC, il bando è stato modificato in seguito alla nostra segnalazione e alla protesta che ne è scaturita. Puoi seguire qua tutto l’iter (o anche solo gli ultimi scambi, in cui è intervenuto anche un rappresentante dell’Expo):
http://www.facebook.com/event.php?eid=181504505217400
@ GLC e company..
Lo stipendio è un diritto, mentre il lavoro si paga a parte. (anonimo napoletano)
La partecipazione é per le feste.
Ciao.
La migliore forma di protesta e sputtanamento per questi ipocriti sarebbe di aderire in tanti al bando e poi usare il tempo a disposizione per raccontare ai milanesi cos’è veramente Expo 2015.
Non sono un artista, ma un no expo del primo minuto…
Buona resistenza!
Mi è piaciuta tantissimo la proposta di zazà e di Andrea e una reazione molto radicale ma si lo meriterebbero davvero !!!
Poi veramente basta con questi rimborsi spese! Ditemi per favore perché un rimborso spese? Che cosa è un altro scamotag per non pagare le tasse?! Perché un artista non può come tutti professionisti ( avvocato, dottore, falegname e c.c) avere un stipendio pagarsi la pensione e c.c Che cosa è un peccato a guadagnarsi da vivere o forse si pensa che artisti sono tutti ricchi che si possono permettersi a non lavorare o che un artista deve vivere di altro facendo la cameriera o barista? O che un artista deve avere un marito ( moglie ) amante ricco che lo mantiene?
Io mi chiedo perché non chiedono ai artisti di Sanremo di partecipare gratis?
Chiedete di lavorare gratis a Michel Unzicher o a Silvio Berlusconi che sono pieni di soldi!!! Scusate ma non ce fine alla rabbia. Se non si paga al EXPO 2015 che hanno ricevuto un milliardo di euro ditemi che speranza ce per la cultura e per la danza in particolare?
Poi si stupisce di bassa qualità di lavori che si presenta ma non ce niente da stupirsi.
Se un artista deve fare altro per guadagnarsi da vivere quando che riesce a provare e lavorare sulla qualità dove prende i soldi per investire in proprio lavoro (sala di prove materiale, costumi, musiche, luci e c.c ) ?
Marina scusa ma perché usi il congiuntivo?
“se lo meriterebbero davvero!!”
Mica é una questione di bastonate! Le bastonate ognuno se le da da se per essere certo che c´é.
Ancora ti stai lamentando?? Prepara una bella proposta sull´alimentazione, vegana..basterebbero poche parole, ma giuste.
Perché chi ha fatto il bando non é per niente uno sprovveduto.
Come credete che si stiano facendo le Olimpiadi del 2012 a Londra?
Esattamente allo stesso modo. Lavoro gratuito sistemico.
Noi peró abbiamo bisogno di Berlusconi per capirlo, malgrado la “comunicazione web libera”..libera si. Libera sta minkia! Libera
Non sono di Milano, Non vivo in Italia. Non dico chi sono ma quando é, é…basterebbe solo quello per ognuno di noi..
la scadenza del bando é tra 20 min. mi pare! Forza! quei palcoscenici sono vs e non c´é bisogno ne di violenza ne di rabbia..solo di voi.
Easy
x essere un po´pedante vi allego mail che mi é appena giunta. per es. al di qua della expo e di tutte le “cose” che oc-corrono.
Dear YYx, ( zazá)
Congratulations! The Educational Bodies Conference is pleased to inform you that your submission (CADò) has been accepted for presentation at Harvard University on April 8, in Cambridge, MA. Please note that we will hold a pre-conference workshop (for dancers and non-dancers) with Jill Sigman, our feature performance artist, on April 7, 2011 (4-6pm). I am also pleased to announce that our keynote speaker will be Tavia N’yongo.
Please note that we would like to schedule your performance (CADò) during lunch hour, especially as your performance deals with food. To date, we have not booked the conference room yet, thus we are unable to give you information about the space (and restrictions that come with the use of certain spaces). We ask all performers to be flexible with their presentations to accommodate restrictions of the conference space. We will, of course, do our best to accommodate the needs of each performer.
The exact time and room of your session will be specified in the final program. The final program will be available on our website by March 2011. Please note that everyone who participates in the conference must register (more info below).
In order to present your submission, you must confirm your intention to attend the conference, in writing by February 7, 2011. Please email Thom Hecht at educationalbodies@gmail.com with the following information:
1) Email subject line: [Your Name] Harvard Conference Acceptance
2) Verify the title of your presentation and your contact information
3) provide a 50-word biography and a 150-word abstract (+ a short bibliography of 3 – 5 main sources) on your presentation to be published on the conference website. Please do not exceed the word limit!
If you know at this point that you will not be able to attend, please contact us immediately.
We are currently setting up an online registration process, which will be complete by mid-February. To register online, or for more information about registration, hotel reservations, and travel please visit: http://www.hcs.harvard.edu/edbodies/.
Congratulations on the acceptance of your proposal! Your participation will help make the conference a great success.
Sincerely,
Thom Hecht
—
secondo voi, trattandosi di harvard e accademic cosa dovrei fare? attendo consiglio.
(e me la rido un po) mi perdonereste!
Ciao zazà,
non ho capito dove sta l’inghippo (se c’è) nella mail che alleghi… Puoi spiegarti meglio?
sempre lá…ti invitano a presentare il lavoro a spese tue con tanto di congratulations.
e per giunta con tutte le limitazioni del caso ….i.e. ” do not exceed the word limit!”
ahhh!?
insomma: congratulazioni e zitta!
ma non capisco perchè hai partecipato al bando allora.
quando ho partecipato, nel senso che ho inoltrato del materiale mio informativo, non sapevo quale condizioni vi fossero. Adesso che lo so, se serve, me ne approfitto.
Ignorare questa situazione che esiste da tempo ci ha giá portato dove siamo, sia in italia che dovunque.
infatti stanno aumentando sempre piú questo tipo di condizioni, mi arrivano spessissimo mail con richiesta di presentazioni e “call for papers” le chiamano…meglio rispondere, prima di reagire.
Com´é andata il 5? che é successo?
Quasi tutti i giorni ricevo proposte per prestare la mia opera gratis. Sono proprio stanca di “investire” sulla visibilità. Vorrei che cambiasse la mentalità di questa gente che pensa che il nostro non sia un mestiere. Con tutti i soldi che hanno stanziato, proprio su di me vogliono risparmiare?!? Dopo questa richiesta, abbiamo il bollino dell’ufficialità: non siamo nessuno e non lavoriamo. Siamo tutti come l’amico che viene a cena con una chitarra “Dai, cantaci qualcosa!”, tanto che sforzo fai? Allora io chiedo in cambio che l’avvocato e il commercialista mi seguano gratis, che il panettiere mi regali il pane, che l’idraulico mi ripari il tubo gratis. Andateglielo a chiedere. E a chi non reputa la nostra come una professione degna di rispetto, provate a togliere la televisione. Poi ne riparliamo.