25 Dicembre 2024

Arteven, dove la danza ha carta bianca

Pier Giacomo Cirella (e la sua squadra di 14 persone) ci spiegano come il Veneto negli ultimi anni sia cambiato anche grazie alle buone pratiche dell’organizzazione e della promozione del pubblico della danza. La danza è cresciuta così tanto che l’intera regione si è trovata spiazzata di fronte ai risultati del monitoraggio, che ha rivelato come nel solo Veneto vivano e lavorino 117 tra compagnie e danzatori/coreografi indipendenti.

Comments

  1. Grazie Cristine, che bella testimonianza. Mi colpisce anche che arteven ti occupi di danza a più livelli senza fossilizzarsi solo su una piccola fetta, questo è importante perchè tutti ma proprio tutti possano dedicarsi alla danza. Mi pare una scelta giusta e democratica.
    La cosa che mi lascia attonita è che in realtà non è la legge che garantisce che questo possa avvenire, ma è l’intelligenza e l’incontro fortunato di alcune persone che hanno deciso di dedicarsi alla produzione e promozione della danza. Questo vuol dire che dovrebbe esistere un Pier Giacomo Cirella per ogni regione? Non possiamo mica clonarlo!
    Quindi, nel caso della Lombardia, regione nella quale l’investimento sullo spettacolo è una sottile corrente che bagna sempre le stesse sponde, occorre urgentemente preparare una legge regionale. L’esempio di Arteven potrebbe essere uno spunto importante, un modello da seguire, includendo però le scelte e i comportamenti da seguire per ottenere le stesse condizioni, nero su bianco, negli articoli. Non è detto che funzioni neanche così, ma almeno….

  2. Come ti avevo promesso e anticipato è tutto nel video…
    Allora via ,alla ricerca dei Cirella sparsi per l’italia,oltrechè una stesura di un documento in questo senso sarebbe auspicabile per tutte le regioni.Ah ah ah…..
    Come procede con la tua ricerca per wikipedia danza? Ti ha aiutato il pdf che ti ho fatto avere?

  3. Si, grazie…oggi ho lavorato un pò alla voce Maguy Marin…è un lavoro lungo, ma davvero sto imparando moltissime cose.
    Purtroppo ci sono molti altri coreografi di cui non ho visto quasi nulla, quindi per me è molto difficile parlare di loro….magari qualcun’altro può farlo. I nomi scritti in rosso sono tutti da fare!!!!
    Un saluto
    Lia

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