a cura di Virginia Fiume
Il 7 maggio 2013 @S28media è stato media partner della presentazione del progetto europeo Innovation Heritage: L’Europa dei beni comuni: cittadinanza e patrimonio culturale. Il video raccoglie alcuni spunti della giornata e racconta il progetto che prende vita sulla piattaforma PanSpeech.
Quello che segue è un reportage multimediale in 5 tweet che cerca di dare un quadro complessivo delle tipologie di spunti che si sono susseguite durante la giornata, in un programma molto fitto, raccontato in un livetweet animato da S28media e da Lavoro Culturale.
Istituzioni e patrimonio
#Inherit si parla di @humusnetwork: un network universitario per il patrimonio cc @unisiena @dispocunisi
— il lavoro culturale (@lavoroculturale) 07 maggio 2013
Francesco Frati, prorettore dell’Università di Siena, ha ricordato l’importanza delle reti per la costruzione del sapere. Citando il progetto Humus Network, per lo sviluppo e la valorizzazione dei beni culturali e delle industrie creative nell’intera area mediterranea.
Cittadinanza e patrimonio
A #siena #INHERIT @stefconsiglio mostra la mappa di #invasionidigitali twitter.com/creative_si/st…
— TerredisienaCreative (@creative_si) 07 maggio 2013
Nel panel coordinato da Stefano Jacoviello e intitolato Patrimonio, memoria e tecniche di cittadinanza è intervenuto Stefano Consiglio, professore di organizzazione aziendale all’Università Federico II di Napoli. Ha raccontato tre storie provenienti dal territorio napoletano in cui il ruolo della cittadinanza attiva è stato fondamentale per un miglioramento delle condizioni di conservazione e promozione del patrimonio della città. Il suo ragionamento ha unito il tema del crowdsourcing con il rapporto con le istituzioni, per creare occasioni di social innovation.
#INHERIT @giancarlico parte da una definizione di media civici twitter.com/lavorocultural…
— il lavoro culturale (@lavoroculturale) 07 maggio 2013
Giancarlo Sciascia, community manager e project leader della Fondazione Ahref, è partito dal concetto di civic media per raccontare pratiche di comunità che hanno contribuito o possono contribuire alla valorizzazione del patrimonio culturale. Inevitabile è stato il suo riferimento alla prima edizione del bando CheFare. Si tratta di un esempio concreto in cui il rapporto tra progetto, territorio e cittadini è stato un criterio determinante per l’assegnazione del premio finale.
Cittadinanza europea: i progetti
MT: @s28media: Memoria europea attiva, bando ancora aperto di Europa per i cittadini #INHERIT goo.gl/LCw5zcc @centrotrame
— il lavoro culturale (@lavoroculturale) 07 maggio 2013
Il progetto INHERIT non sarebbe stato possibile senza il finanziamento del programma Europa per i cittadini. Rita Sassu dell’ Europe for citizens Point Italy ha illustrato il programma, i criteri di partecipazione, le linee guida per realizzare progetti che abbiano possibilità di essere finanziati e sostenuti e le modalità per cercare partner stranieri.
Musei diffusi e patrimonio come memoria
#inherit ecomuseovaldimerse.org/dev/ mappe di comunità x catalogare e valorizzare patrimonio culturale locale @s28media twitter.com/giancarlico/st…
— Giancarlo Sciascia (@giancarlico) 07 maggio 2013
Nella sessione pomeridiana è stato presentato PanSpeech, lo strumento che permette la discussione intorno ai beni culturali. Il primo caso di studio è stato quello della città di Taranto, attraverso l’integrazione con un altro progetto europeo, Landscape Coreography. La piattaforma è stata messa a confronto con un altro progetto partecipativo di ricostruzione e riconoscimento del patrimonio culturale e della memoria collettiva dal basso, quello dell’Ecomuseo Val di Merse, promosso da Fondazione Musei Senesi.
Questi sono solo cinque angoli di lettura dell’evento. Se hai partecipato o hai seguito il livetweet lo spazio dei commenti è a tua disposizione per integrare il racconto con link, approfondimenti e ulteriori osservazioni.
Se sei interessato all’argomento “patrimonio culturale” ti suggeriamo anche di dare un’occhiata a Tesori in s-vendita, il numero del nostro magazine S28Mag dedicato ai beni culturali.
Lavoro di montaggio intermediale molto interessante. Soprattutto la scelta di utilizzare alcuni dei tweet della diretta come elementi centrali per la costruzione della sceneggiatura del video-reportage.
Grazie Massimiliano! Sono felice che la rielaborazione della giornata di piaccia. Questo montaggio “intermediale” come lo hai definito è un metodo che vogliamo provare a sviluppare. Sicuramente in questo caso ha aiutato la struttura che avete dato alla giornata: il filo conduttore era molto chiaro per un osservatore.
Hai ragione Virginia, il termine crossmediale forse è più adatto in quanto mette l’accento sull’interazione tra i formati mediali che compongono il post e il video. Ma il termine intermediale, secondo me, coglie un punto centrale che riguarda soprattutto la costruzione del video-reportage: l’uso della diretta twitter per costruire il dialogo tra le immagini, il loro montaggio.