Chiariamoci su alcuni aspetti basilari: se lavori hai diritto ai contributi. E’ tuo diritto ed è preciso dovere del datore di lavoro pagarteli (in caso tu fossi una partita Iva, sarà TUO preciso dovere pagarti i contributi, in quanto sarai il tuo datore di lavoro). Un dovere sancito dalla legge. Se fin qui ti torna, allora entriamo nel merito: Inps o Enpals? A quanto pare, a prescindere dal tipo di contratto, se lavori nel comparto dello spettacolo, qualsiasi sia la tua mansione, la scelta ricadrà sempre sull’Enpals. Con buona pace dei datori di lavoro che dovranno pagare più contributi. Secondo aspetto: Inps e Enpals sono comunque cumulabili. Quando saremo vecchietti e andremo in pensione, potremo cioè versare da Inps a Enpals tutto ciò che abbiamo pagato, in modo da avere una pensione unica. Correggeteci se sbagliamo.
Risorse on line:
Sanzioni per evasori contributivi
Modello di contratto co.co.pro (fonte, Ministero del Lavoro – con anche indicato a pag. 3 l’obbligatorietà del versamento Enpals in caso di lavoratori dello spettacolo, OBBLIGATORIAMENTE iscritti all’Enpals)