22 Novembre 2024

Milano, da sola all’Expo.

Il consigliere della Regione Lombardia Giulio Cavalli commenta i recenti tagli al settore culturale operati dalla Regione Lombardia: da 50 milioni di euro del 2010 si è arrivati a 8 milioni per il 2012, che copriranno di fatto solo i costi di mantenimento, senza fare alcun investimento in questo importante settore dell’economia. All’orizzonte l’Expo 2015, un gigantesco evento culturale… che potrebbe trovarsi senza cultura! Necessità causata dai tagli operati dal governo centrale o preciso disegno politico? La Milano di Pisapia sarà lasciata sola ad affrontare Expo 2015? Le opinioni di Giulio in merito sono chiare.

Giulio Cavalli e Pippo Civati stanno per lanciare delle iniziative di protesta contro i tagli alla cultura, la prima delle quali è questa petizione, firmatela anche voi!

La petizione

L’organigramma è servito


Tra new entry e riconferme, segnaliamo l’inserimento della Direzione Cultura nella più grande area Sviluppo Economico, la nascita del progetto “Fabbrica del Vapore” e il nuovo servizio a sostegno del patrimonio artistico e dei progetti innovativi. Nulla di nuovo per il momento, invece, sulle modalità di accesso ai finanziamenti.

+ danza a Milano

Inaugura il format CONNESSIONE COMMISSIONE, con il quale ci proponiamo di seguire le attività della 10° Commissione Consiliare Cultura Moda Design del Comune di Milano. L’introduzione della presidente Paola Bocci (PD) delinea un quadro di cambiamento rispetto alla Milano dei grandi eventi, cambiamento sostenuto anche dai discorsi dei membri della maggioranza (Gibillini di Sel, Quartieri di Sel, Sonego di Federazione della Sinistra per Pisapia), ma anche dell’opposizione (Manfredi Palmeri del Terzo Polo). E nella vostra città cosa succede nella commissione cultura? Raccontatecelo!

(nella foto Paola Bocci)

L’Agis e quella lettera ad Expo

Fiorenzo Grassi commenta con Maurizio Guagnetti  l’ormai noto ‘affaire Expo’, quel bando ‘Palcoscenici Expo’ che chiedeva ad artisti professionisti di lavorare gratis pagandosi pure l’agibilità Enpals.
Grassi, a nome dell’Agis Lombardia, di cui è presidente, sollecitato dal movimento di protesta, aveva scritto una lettera indirizzata a Moratti, Formigoni, Podestà e Sala chiedendo che il bando fosse ritirato. Non se n’era saputo più nulla. Ora finalmente riusciamo a sapere come hanno reagito le istituzioni, e quali ‘visione’ di Expo si è fatta l’Agis, la principale associazione di settore del mondo dello spettacolo.