22 Dicembre 2024

Creative Europe è pronto al varo

Dallo European Culture Forum, l’evento chiave organizzato dalla Commissione Europea e che raduna artisti e operatori culturali di tutta l’Unione, giunge la notizia che in un paio di settimane dovrebbe essere reso pubblico il programma Creative Europe, che ci accompagnerà dal 2014 al 2020. Più innovazione, più attenzione ai temi della smart economy, dell’inclusione e della sostenibilità. Più attenzione alle reti e alla condivisione del sapere. Un programma che riserverà qualche sorpresa e che soprattutto abolirà la barriera tra audio-visivi e produzione culturale (i programmi Media e Cultura cesseranno di esistere autonomamente e convergeranno in Creative Europe).

Per questo programma verrà chiesto un budget del 37% superiore all’attuale. Un obiettivo ambizioso, che dovrà essere ratificato durante le decisioni sul bilancio europeo nel corso di tutto il 2012 e per il quale sarà molto importante l’intervento dei singoli stati membri e dei parlamentari europei. Sostenere la campagna di Culture Action Europe, wearemore.eu, è dunque molto importante. L’obiettivo è di raccogliere 100.000 firme entro Maggio 2012, quando si riuniranno i ministri della cultura europea, per dare un segnale forte che i cittadini hanno bisogno di più cultura. Ce la faremo? Anche da questo dipenderanno le sorti del settore culturale del nostro continente.

European Culture Forum: il sito

Campagna Wearemore: il sito

 

Un piano per la Cultura


L’assessore alla cultura di Milano, Stefano Boeri, presenta in Commissione Cultura le linee guida per i prossimi anni.
Accanto a uno sviluppo più coerente degli spazi “istituzionali”, Boeri prospetta un sistema culturale diffuso su tutto il territorio, in cui avranno un ruolo chiave le biblioteche, le scuole e le 59 cascine presenti in città.

 

I 100 giorni del Teatro Valle Occupato

Sono passati 100 giorni da quando, il 14 giugno 2011, più di un centinaio di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo hanno occupato uno dei teatri storici di Roma, e sono diventati un punto di riferimento per tanti lavoratori italiani della cultura. Un patrimonio pubblico, gestito fino ad allora dall’ETI, che, a detta degli occupanti, stava per finire in modo poco chiaro nelle mani di privati. L’occupazione del Valle segna la crisi di un modello di gestione “dall’alto” dei beni culturali pubblici. Gli occupanti stanno elaborando un nuovo modello di gestione, che potrebbe adattarsi a tanti altri teatri pubblici. Siamo di fronte alla nascita di una Buona Pratica?

In Europa c’è trippa per gatti

Nell’Estate 2011 è cominciato il lungo iter che porterà alla definizione del bilancio europeo 2014-2020. Importanti novità sono previste per il settore culturale. Siamo solo all’inizio di un percorso che porterà, nel 2012-2013, alle definizione del nuovo programma “Creative Europe”, con cui tutti noi avremo a che fare a partire dal 2014.

Proposta per il Bilancio Europeo

 

La cultura come una delle ‘nuove priorità’ in Europa

La dichiarazione di wearemore.eu (Culture Action Europe) sul nuovo budget

Un interessante articolo sul tema

Le reazioni degli Stati al nuovo bilancio europeo

Il precedente video in cui abbiamo parlato del processo decisionale che ci porterà al prossimo programma culturale europeo.