25 Novembre 2024

80% papier, 20% création

Cristine intervista la danzatrice canadese Virginie Brunelle, che ci parla della situazione della danza in Québec. Le compagnie ricevono molte sovvenzioni pubbliche, ma, come dice Virginie, sono costrette a dedicare molto tempo alla compilazione di dossier.

Cristine interviews the Canadian dancer Virginie Brunelle about the dance scene in Québec. Companies are mainly public-financed, but they spend a lot of time in filling in forms and fund requests.

Voilà une interview à Virginie Brunelle qui parle de la situation  de la dance en Québec.  La compagnie reçoit beaucoup de subventions publiques, mais comm’elle meme dit, ils sont obligés à passer beaucoup du temps en rédiger les dossiers.

Cristina entrevista a Virginie Brunelle que nos cuenta sobre la situaciòn del baile en Quebec. La compania recibe muchas subvenciones pùblicas pero, como Virginie nos dice, ellos pasan mucho tiempo en rellenar fichas y documentos.

Cristine fragt die kanadischen Tanzlerin Virginie Brunelle, wie die Lage der Tanz in Québec ist. Tanzgruppen sind meistens vom Staat unterhaltet, aber sie müssen riesigelange Papiere ausfüllen, um Unterstutung zu bekommen.

For an english translation, e-mail us!

Svezia: dove il welfare è perfetto

A Lussemburgo incontriamo Henrik Stålspets, rappresentante del Performing Arts Network, un’organizzazione svedese che rappresenta tutte le arti performative. Hendrik ci racconta brevemente come funziona il sistema di finanziamento svedese alle arti performative, un sistema quasi interamente basato sull’apporto pubblico, ma che sta andando alla ricerca di facilitazioni per sostenere le sponsorizzazioni private.

A 232 enti è preso un infarto

Come è ormai noto, nella politica nostrana è tutto un tira e molla. La manovra à la grecque, tutta lacrime e sangue, del ministro Tremonti, prevedeva tagli ai finanziamenti di ben 232 istituzioni, fondazioni, organizzazioni culturali, piccole e grosse, bene e male amministrate, non importava, bastava che facessero cultura e allora ‘zac’, un bel taglio in arrivo. Questo taglio alla fine è stato stralciato dalla manovra, ma saranno ancora vivi dopo il coccolone i presidenti degli enti in questione?

Rimane comunque in sospeso l’abolizione dell’ETI, l’Ente Teatrale Italiano, che dopo 30 anni di onorata (?) carriera potrebbe dissolversi all’interno del Ministero dei Beni Culturali.

Il testo della manovra.

In pensione a 45 anni.

Uno degli aspetti meno discussi del decreto Bondi sulle Fondazioni Lirico-sinfoniche è l’abbassamento del limite per il raggiungimento dell’età pensionabile dei danzatori. Una norma che riguarda tutti, non solo gli impiegati degli enti lirici.

Risorse on-line:

Il decreto 64 del 30 aprile 2010