4 Dicembre 2024

Mix Milano: crowdfunding, processi creativi e cultura

Dal 19 al 24 giugno a Milano si svolgerà la ventisettesima edizione del Festival Mix Milano, l’appuntamento di cinema e cultura GLBTQ. L’acronimo sta per Gay Lesbico Bisessuale Transessuale e Queer.

Quest’anno gli organizzatori hanno deciso di lanciare una campagna di crowdfunding per raccogliere parte dei soldi necessari a realizzare il festival. La campagna si chiama SalvaMix e viene portata avanti su due piattaforme: l’internazionale indiegogo fino al 30 aprile e l’italiana kapipal fino al 10 maggio.

Abbiamo intervistato Francesco Tirinato, membro del crowdmix team che si occupa di promuovere l’iniziativa. E’ stata l’occasione per capire come si sta cercando di unire alla semplice raccolta fondi un processo creativo condiviso che porti alla definizione del programma del Festival. Chi ci segue sa che siamo appassionati dell’argomento, come dimostra il progetto di performance condivise DanceMe.

La parte finale dell’intervista è dedicata a capire come le espressioni culturali possano diventare un ponte tra il mondo GLBTQ e la città. Chissà che iniziative come questa possano aiutare a portare l’Italia al livello degli altri stati europei, come la Francia. Dove il 23 aprile è stata definitivamente approvata la legge sul matrimonio e l’adozione per le coppie omosessuali.

Paolo Rossi alle Buone Pratiche del Teatro 2013

Paolo Rossi, appena eletto Ministro della Cultura delle Buone Pratiche, interviene al convegno fiorentino organizzato da Ateatro, intervistato da Oliviero Ponte di Pino.

 

Cultura come Bene Comune

Alla vigilia del convegno internazionale “Culture a Sistema“, organizzato dal comitato Cultura Bene Comune di Roma, Alessandro Hinna, docente dell’Università di Roma Tor Vergata, ci parla proprio della cultura intesa come bene comune, un tema molto presente nel dibattito odierno sulle politiche culturali. Per Hinna è importante che la cultura, proprio perchè bene comune, sia gestita attraverso partenariati di nuova generazione formati dal settore pubblico e dal privato. Il primo garantirebbe quell’interesse “pubblico” necessario per rendere la cultura un bene realmente fruibile dai cittadini, il secondo, invece, dovrebbe garantire una gestione secondo criteri di efficacia e di efficienza, ormai diventati imprescindibili anche nel settore culturale. Questo e molto altro nell’intervista!

Compagne e compagni, a voi Gifuni!

Oliviero Ponte di Pino intervista Fabrizio Gifuni alle Buone Pratiche 2012.