SOLO IN AZIONE FESTIVAL – V edizione
L’AMERICA INCONTRA L’EUROPA A MILANO NEL MESE DI LUGLIO
I like America and America likes me
J. Beuys
La quinta edizione del Festival Solo In Azione, rivolto alla forma del solo nella danza contemporanea, si svolgerà dal 2 al 4 luglio 2011 presso Studio28 di Milano.
con:
Milka Djordjevich
Walter Dundervill
Ursula Eagly
Jennifer Rosenblit
Da sempre “contenitore” dell’offerta delle diverse realtà artistiche più giovani e vive della realtà locale, regionale e nazionale, quest’anno alla sua quinta edizione e organizzato con la collaborazione del prestigioso Movement Research di New York, il festival vedrà anche quest’anno il patrocinio del Comune di Milano – settore Cultura. L’evento è realizzato grazie al contributo di EffeEsse Immobiliare.
Il titolo di questa edizione è I like America and America likes me, richiamando il titolo della storica performance di Joseph Beuys, e vuole puntare alla candidatura di Milano a Capitale di interscambio europeo della cultura relativa alla ricerca performativa americana. Infatti l’evento clou del festival, inserito nelle celebrazioni dei 150 anni dell’Unità d’Italia, avrà luogo proprio il 4 di luglio, giorno delle celebrazioni dell’indipendenza americana, creando così un ideale asse di scambio storico-culturale: nessuna regione italiana ha mai realizzato un progetto tanto ambizioso.
Tante le novità di questa quinta edizione: il 2 e il 3 luglio sono previste attività che vedranno i performer americani in un vivace scambio di idee con i membri italiani di Studio28dancefactory, gruppo di giovani danzatori e coreografi in residenza permanente presso lo Studio28. Tale scambio, visibile in streaming su Studio28 TV (www.studio28.tv), porterà alla creazione del catalogo del festival, che raccoglierà idee e riflessioni sulla ricerca nella danza contemporanea americana ed europea. Questa pubblicazione verrà resa disponibile on-line nei giorni successivi al festival, e segnerà una tappa imprevedibile all’interno del festival stesso.
Al calar della sera del 2 e 3 luglio, gli artisti incontreranno il pubblico in un’atmosfera rilassata ed informale, così come si presenta la realtà festivaliera di Solo in Azione, il tutto accompagnato da un aperitivo e dalla proiezione di film storici non distribuiti in Italia sul Movement Research e sulla ricerca americana: un fine settimana all’insegna della scoperta della cultura del Movement Research volto a valorizzare e promuovere una community ricca di talenti artistici dediti alla ricerca e da dove sono nati alcune delle figure di spicco della danza contemporanea mondiale come Trisha Brown, Deborah Hay, Yvonne Rainer e Simone Forti.
Lunedì 4 luglio largo spazio alla danza e che si articolerà nelle quattro performance degli artisti americani:
Milka Djordjevich
Milka Djordjevich divide il proprio tempo tra New York e la California. Ha ottenuto un M. F. A. in coreografia presso il Sarah Lawrence College. I suoi lavori sono stati messi in scena in numerosi luoghi di New York tra cui il Dance Theater Workshop, il Danspace Project e il Movement Research presso la Judson Church. Un successivo allestimento è stato portato in scena per tutta Europa toccandone le principali città: Milano, Berlino, Belgrado e Vienna. La Djordjevich ha lavorato anche con artisti quali Jennifer Monson, Sam Kim e sta attualmente collaborando con Heather Kravas. È ad oggi un membro attivo della Embassy of WTF, un gruppo di 67 artisti di danza provenienti da ogni parte del mondo. Le sue più recenti collaborazioni con l’artista serba Dragana Bulut hanno dato vita a Made in China, un lavoro molto apprezzato in tutto il mondo e che ha ottenuto importanti riconoscimenti soprattutto in Germania, dove ha partecipato alla residenza artistica di Fabrik Potsdam.
Walter Dundervill
Walter Dundervill vive a New York. Una delle sue caratteristiche è quella di creare tutti gli elementi visivi, i costumi e gli adattamenti delle proprie coreografie. Il suo lavoro più recente Aesthetic Destiny 1: Candy Mountain è stato presentato al Dance Theather Workshop nel febbraio di quest’anno. Ha lavorato come danzatore con artisti quali Bruce Nauman, Keely Garfield, Heidi Latsky, Li Chaio, solo per citarne alcuni. È stato tra i curatori del Movement Research Spring Festival 2010: HARDCORPS. Con Simone Forti ha realizzato la performance Accompaniment for La Monte’s ‘2 sounds’ e La Monte’s ‘2 sounds’ tenutesi al MOMA di New York nel 2009.
Nel 2003 è stato insignito di un Bessie Award (l’Oscar per la danza contemporanea) per la Danza e la Performance, per il suo lavoro nello spettacolo “under/world” di RoseAnne Spradlin. Nel 2010 ha ricevuto un altro Bessie per il costume design, nel lavoro di Luciana Achugar “Puro Deseo”. Walter è un artist-in-residence nel Movement Research per la stagione 2010/2011.
Ursula Eagly
Ursula Eagly ha lavorato con il Danspace Project, il Dance Theater Workshop e l’Howl Festival. Ha ricevuto premi dal Mid Atlantic Arts Foundation’s USArtists International program, dal Dance Theater Workshop’s Suitcase Fund, e dal Queens Council on the Arts. Come performer ha lavorato attivamente dal 2006 al progetto di Yoshiko Chuma A Page Out of Order series che ha raggiunto numerosi paesi del mondo – Giappone, Romania, Albania, Macedonia – creando collaborazioni con artisti e musicisti locali. Proprio grazie all’esperienza accumulata nella realizzazione di questo lavoro Ursula ha dato il via ad un proprio progetto basato sull’interscambio culturale con molti artisti di origine balcanica e, ad aprile di quest’anno, si è esibita al Performance Mix Festival’s Balkan Express project.
Jennifer Rosenblit
Jennifer Rosenblit lavora come artista a New York dal 2005 dopo essersi diplomata in teoria della performance, storia della danza ed estetica visuale all’Hampshire College. Ha fondato il BottomHeavies che le ha permesso di tenere il proprio lavoro in scena per 6 anni prima di decidere di non utilizzare più questo nome. Sotto l’etichetta del BottomHeavies la Rosenblit ha in un primo momento portato la propria arte in tutti i luoghi più famosi della città di New York e in un secondo momento ha superato i confini americani raggiungendo paesi quali la Danimarca e la Russia. A partire dalla primavera di quest’anno, l’artista ha deciso di collaborare attivamente con gli studenti della Hollin University sperando che il suo particolare modo di fare danza, anche senza l’etichetta del BottomHeavies, possa essere apprezzato e supportato dai giovani studenti legati a questa realtà accademica. Passa il suo tempo a risistemare i mobili del suo appartamento, girando quello che dovrebbe rimanere nascosto e mostrando ciò che potrebbe servirle nel suo menage quotidiano.
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