Abbiamo incontrato il coreografo e danzatore Manfredi Perego a margine del 30simo MilanOltre festival, dove ha portato il suo Horizon, una vibrazione-ricerca di un paesaggio immaginario: inesistente nella realtà, profondamente connesso e vero nella percezione dell’autore. È l’astrazione di una sensazione dello spazio che esiste solo nel desiderio, una poesia-vertigine celata. Il corpo ricerca lo spazio, è lo strumento creativo e definisce una nuova dimensione in cui essere.
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