19 Aprile 2025

Un paese di analfabeti?


L’Italia è un paese di analfabeti? Poco prima delle ultime elezioni aveva avuto una buona visibilità online questa intervista al linguista Tullio De Mauro, intervistato dal Fatto Quotidiano. Secondo De Mauro più del 50% degli italiani ha difficoltà a comprendere un testo scritto. Sul parlato non ci sono dati precisi, ma secondo l’ex Ministro dell’Istruzione (Governo Amato, 2000-2001) la situazione è altrettanto grave. Nella video intervista De Mauro diceva: “Tradizionalmente le classi dirigenti italiane, con qualche eccezione forte come Giolitti, si sono impegnate poco nel migliorare il funzionamento della scuola. La valutazione corretta è che uno sviluppo adeguato dell’istruzione mette in crisi la persistenza di questi gruppi stessi in posizione di potere”.

Sembra di poter raccogliere il filo di questo discorso leggendo i risultati di una ricerca pubblicata settimana scorsa da Eurostat sugli investimenti in cultura e istruzione. L’Italia è all’ultimo posto per la cultura (1,1% rispetto a un 2,7% europeo) e al penultimo per l’istruzione (8,5% contro un 10,9%).

Esiste una correlazione tra investimenti e capacità di comprendere parole e testi degli italiani? Ed esiste una correlazione tra partecipazione politica e grado di alfabetizzazione? Chi saranno i Parlamentari della nuova legislatura disposti a portare avanti e magari innalzare la proposta avanzata dal FAI durante la campagna elettorale “quota minima 1% dei soldi pubblici per la cultura”, per portare l’Italia al livello europeo?

Noi di @S28Media approfondiremo sicuramente l’argomento. Se hai link o video interessanti da condividere, lo spazio dei commenti è a tua disposizione: share your knowledge!

Update: il 18 e il 19 aprile a Firenze (via di Castello, 46) si svolgerà il convegno “Città d’Italia: ruolo e funzioni dei centri urbani nel processo postunitario di italianizzazione.
L’incontro è dedicato ai cinquant’anni del libro di De Mauro, Storia linguistica dell’Italia Unita”. Se partecipi al convegno e giri un video non dimenticare di segnalarcelo, lo convideremo qui sui Studio28 Tv. 

Pluralismo dei media: iniziativa europea

Servono 1.000.000 di firme, raccolte in almeno 7 paesi europei per avviare la discussione al Parlamento Europeo della proposta di iniziativa popolare per il pluralismo dei media.

La campagna è promossa da European Alternatives e Alliance Internationale de journalistes. Sul sito ufficiale European Initiative for media pluralism si può firmare la petizione e scoprire come diventare attivisti italiani e internazionali per la campagna.

Il modulo per firmare si trova sul sito Media Initiative ed è possibile coinvolgere persone di tutti i paesi dell’Unione Europea.

Firma qui per sostenere la campagna

I punti principali della proposta sono:

1) Una legislazione efficace per evitare la concentrazione della proprietà dei media e della pubblicità;

2) una garanzia di indipendenza degli organi di controllo rispetto al potere politico;

3) la definizione del conflitto di interessi per evitare che i magnati dei mezzi di informazione occupino alte cariche politiche;

4) sistemi di monitoraggio europei più chiari per verificare con regolarità lo stato di salute e l’indipendenza dei media negli Stati Membri.

 

Le nostre idee vi seppelliranno

Stefano Boeri, l’assessore più carismatico della giunta Pisapia (quasi 13 mila preferenze alle elezioni del 2011), dopo esser stato dimissionato dal sindaco organizza una conferenza stampa in cui presenta i risultati del suo assessorato per il biennio 2011-2012. Le domande della stampa vertono però sul suo rapporto con il Partito Democratico, nei confronti del quale Boeri non risparmia critiche.

Stefano Boeri: beni culturali e urbanità

Stefano Boeri ha 56 anni, se gli si chiede la sua professione risponde “oggi politico, ieri architetto”. Il suo ultimo libro è Fare di più con meno (Il Saggiatore, 2011). L’ultimo libro che ha letto è Kafka sulla spiaggia di Haruki Murakami. Guarda l’intervista e leggi l’approfondimento su S28Mag, in cui dialoga con Salvatore Settis sul tema “Beni Culturali”.

La voce di Boeri: http://mag.studio28.tv/mag/lo-spazio-della-politica-intervista-stefano-boeri/

La voce di Settis: http://mag.studio28.tv/mag/intervista-salvatore-settis-beniculturali/