Direttamente dai novissimi Ufer Studios di Berlino, grandissimo spazio dedicato alla danza contemporanea, parliamo di un articolo uscito su La Stampa riguardante i contratti integrativi dei lavoratori delle Fondazioni Lirico-Sinfoniche. Contratti che sono affiancati ai Contratti Nazioni (CCNL) e che a volte agiscono in deroga ad essi, con condizioni davvero mica male…
Speciale crisi: Francia e Ungheria
Pearle*, che rappresenta gli enti delle arti performative di tutt’Europa tranne quelli dell’Italia, ha svolto una ricerca sugli effetti della crisi nel nostro settore. Intendiamo riproporvela. Perchè l’Italia non è dentro Pearle*? Guardate il video e lo saprete.
Il sito di Pearle: www.pearle.ws
Come ci vedono da New York
La nostra corrispondente Milka ci racconta tre esperienze di performance in Europa. Dal feedback all’organizzazione, noi europei sembriamo proprio diversi agli occhi di un americano. Voi cosa ne pensate?
P.S. Facciamo un po’ di crowdsourcing. Se qualcuno di voi ha voglia di tradurre dall’inglese Milka, può farlo usando DotSub, un fantastico social network per la sottotitolazione. Cliccando qui andate direttamente sul video da sottotitolare. Grazie!
Svezia: dove il welfare è perfetto
A Lussemburgo incontriamo Henrik Stålspets, rappresentante del Performing Arts Network, un’organizzazione svedese che rappresenta tutte le arti performative. Hendrik ci racconta brevemente come funziona il sistema di finanziamento svedese alle arti performative, un sistema quasi interamente basato sull’apporto pubblico, ma che sta andando alla ricerca di facilitazioni per sostenere le sponsorizzazioni private.