18 Gennaio 2025

Fabio Acca a NID Platform: Stare di lato. Discorso esoterico per una danza anfibia

Consigliamo di usare delle cuffie e di unire all’ascolto la lettura del testo trascritto qui sotto per seguire meglio l’interessante contributo dello studioso Fabio Acca.

Fabio Acca è studioso delle arti performative e ci presenta uno speech intitolato “Stare di lato. Discorso esoterico per una danza anfibia”.
Fabio Acca mette al centro una nuova figura non accademica ovvero i “Nuovi Cogitanti” e presenta tre parole che a suo avviso delimitano il concetto contemporaneo della danza di oggi: “lateralità”, “paesaggio” e “realismo inverso”.

“Nuovi Cogitanti” individua una nuova figura nel campo dell’arte che non si piega mai a una gerarchia del razionale, contemplando semmai grazie all’esercizio retorico, lo spazio si pone tra pratica e pensiero: Fabio Acca appartiene a questa forma di saperi di cui le accademie si sono col tempo liberate e che predilige un punto di vista selettivo, non solo storico e accademico, piuttosto curatoriale.
Questo serbatoio anarchico lanciato sul tentativo di confini del linguaggio consente di praticare qualcosa che Fabio Acca ha imparato a definire la “Lateralità”.
Accanto alla Lateralità, a delimitare la danza italiana, è anche un’altra nozione: “paesaggio”. Nel lessico dei coreografi svuota l’automatismo della tradizione italiana di perfezione corporea leonardesca della figura umana per lasciare piuttosto un disordine della scena vissuta come una città de-idealizzata, priva di ordine gerarchico se non la membrana spazio temporale in cui si pone l’azione. Questo comporta una sorta di neo-medievalismo ovvero la riformulazione in chiave contemporanea di un’estetica in cui il rapporto tra realtà e rappresentazione non è giocato nei termini di una retorica di una prospettiva ma in una visione mobile, a-centrica appunto laterale. Ovvero si consente allo spettatore di entrare da una porta di servizio e non da quella monumentale e principale.
Gli artisti che coltivano la lateralità della danza sono dotati di una percezione sferica, non lineare e ci insegnano ad accogliere, nel nostro orizzonte di pensiero sulla danza, fenomeni e rappresentazioni che non puntano alla rivelazione di un soggetto o di una gerarchia.
Arriviamo all’ultima parola prescelta da Fabio Acca: “realismo inverso” con la quale si riferisce alla tendenza che pone al centro la realtà non come serbatoio didascalico al servizio della rappresentazione, ma al contrario che tende a una doppia funzione quando si parla di danza e cioè danza non necessariamente portatrice di senso e danza non necessariamente portatrice di movimento, ma piuttosto introduce la visione di una danza con la tecnica del movimento del pensiero.

PAROL!: Inmates Interview

L’ultimo video del progetto europeo PAROL! – Scrittura e Arti oltre le mura, oltre i confini – è interamente dedicato alla viva voce dei detenuti del carcere di Saluzzo (Cuneo) che dopo avere partecipato a laboratori di lettura ad alta voce, scrittura creativa, poesia Haiku, Haibun, ceramica, Raku, danza e teatro, raccontano come le loro vite sono state arricchite da queste incursioni creative. Buona visione!

The latest video of European project PAROL! – Writing and Art beyond walls, beyond borders – is devoted to the voices of the inmates of Saluzzo prison (Cuneo, Italy) telling how their lives have been enriched by participating in creative activities including reading aloud, creative writing, Haiku poetry, Haibun, ceramics, Raku, dance and theatre. Enjoy!

RootsMe/Radici: What Space Does Not Remember

Il progetto di mappatura culturale RootsMe/Radici di Paola Ponti fa tappa a Berlino. Il nuovo video parte da un interrogativo ispirato da “Le città invisibili” di Calvino: se ogni cosa coesiste con il suo opposto, cosa rimane nello spazio che abbandoniamo? Buona visione!

The above video is the result of the workshop “The (in)Visible City – Digital Storytelling for New Media Formats and Webzines” (Berlin Summer University of the Arts 2015) and part of the cultural mapping project “RootsMe/Radici” by Peryezye Urbane.

dancing, filming, editing by Paola Ponti
music by Giulio Escalona

Fruit for Shostakovic

Durante l’inaugurazione della tappa di Crema del Festival Espressioni, organizzata in collaborazione con Associazione K, è stato lanciato il contest “One day one video”: i partecipanti avevano 24 ore per girare un video sul tema “sparizione”. Ecco il lavoro ritenuto più bello, originale e pertinente al tema: “Fruit for Shostakovic” realizzato da Francesco Bianchessi, Laura Basso Ricci, Lorenzo Basso Ricci e Francesco Luzzardi.

Buona visione e, se anche voi avete voglia di dare sfogo alla creatività, cimentatevi con il premio Critica in MOVimento e potreste vincere 1000 euro!

This video won the contest “One day one video” launched around the theme of “disappearance” during Espressioni – Performing Arts Short Film Festival . Do you want to express your creativity in a similar way? Try our contest “Critica in MOVimento“: you might win 1,000 euros!