Sono passati 100 giorni da quando, il 14 giugno 2011, più di un centinaio di lavoratrici e lavoratori dello spettacolo hanno occupato uno dei teatri storici di Roma, e sono diventati un punto di riferimento per tanti lavoratori italiani della cultura. Un patrimonio pubblico, gestito fino ad allora dall’ETI, che, a detta degli occupanti, stava per finire in modo poco chiaro nelle mani di privati. L’occupazione del Valle segna la crisi di un modello di gestione “dall’alto” dei beni culturali pubblici. Gli occupanti stanno elaborando un nuovo modello di gestione, che potrebbe adattarsi a tanti altri teatri pubblici. Siamo di fronte alla nascita di una Buona Pratica?
Liberi di creare
Con Walter Dundervill, Artist in Residence del Movement Research, parliamo di questo programma che per due anni permette a un artista di essere seguito e sostenuto da un’equipe di professionisti, lasciando al contempo grande libertà creativa all’artista.
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Il sito del programma AIR del Movement Research, cliccando qui.
CORE infranto
Con Danila Blasi parliamo delle Officine COREografiche, un importante e pionieristico progetto del CORE, Coordinamento Danza Contemporanea e Arti Performative del Lazio, per rilanciare la danza contemporanea sul proprio territorio, progetto biennale finanziato dalla Regione Lazio. Dopo un anno di intensa attività e senza aver ancora ricevuto alcun anticipo del finanziamento, CORE si accinge a cominciare il secondo anno del progetto ma, dopo una serie di brutte sorprese, decide a malincuore di rinunciare a portare a termine il progetto. L’ennesimo caso in cui un’amministrazione poco attenta mette in difficoltà un operatore culturale, fino a minarne le attività che l’amministrazione stessa aveva finanziato.
CLASSCLASSCLASS!
Con Jen Rosenblit e Walter Dundervill, performer di New York, parliamo di CLASSCLASSCLASS, un innovativo programma di insegnamento per la danza contemporanea che sta prendendo piede a New York City da 3 anni a questa parte e che è sostenuto da fondi pubblici e privati. CLASSCLASSCLASS si propone di sostenere insegnanti che intendono rinnovare il panorama della formazione contemporanea e ha messo in rete 7 artist-run spaces sparsi su tutta New York. Secondo questo programma “contemporaneo” significa anche svolgere una ricerca profonda attorno a nuove strutture di apprendimento e insegnamento. Una nuova generazione di danzatori, insomma, che cerca nuovi modi di esistere e creare.
Il testo dell’intervista, tradotto in italiano.
Un interessante articolo uscito sul New York Times su CLASSCLASSCLASS.
Il sito di CLASSCLASSCLASS.