Franca Ferrari intervista Diana De Marchi, candidata per il Partito Democratico al Consiglio Regionale della Lombardia, a sostegno della candidatura di Umberto Ambrosoli Presidente.
Professione musicista di strada
Soltanto è uno dei più famosi musicisti di strada milanesi. In questa intervista (anteprima di quella che uscirà il 20 novembre su S28 Mag) spiega quali sono le difficoltà per i musicisti di strada che vogliono lavorare a Milano, le contraddizioni del regolamento attualmente in vigore, risalente alla giunta Moratti. L’incontro è stato anche un’occasione per raccontare come funziona la regolamentazione in altre città europee e per immagine uno scenario europeo, in cui sia sufficiente presentare il proprio progetto su internet per guadagnarsi una postazione legale nelle diverse città d’Europa.
Il 5 novembre proprio a Milano si è svolta l’ennesima manifestazione degli artisti di strada che chiedono di accelerare il processo di messa in vigore del nuovo regolamento. Il testo del nuovo regolamento, approvato ma non ancora attivo, è stato proposto dal consigliere comunale di SEL Luca Gibillini, che ha dichiarato a Studio28 Tv:
“Il nuovo regolamento per le arti di strada a Milano, che rende la cittá piú accogliente per l’arte di strada, entrerá nelle prossime settimane in vigore. Da allora finalmente, sará piú facile prenotarsi per gli artisti e trovare arte nelle strade per i cittadini, con un ufficio preposto. É un punto di partenza, concreto, ma numerosi e altri passi verranno compiuti nel 2013 per rendere Milano, un grande palco per la piú antica forma di spettacolo del mondo.”
Il video iniziale è tratto da Le Chiavi di casa mia, il progetto di crowdfunding di Soltanto
L’intervista integrale si troverà su S28 Mag
Cultura come Bene Comune
Alla vigilia del convegno internazionale “Culture a Sistema“, organizzato dal comitato Cultura Bene Comune di Roma, Alessandro Hinna, docente dell’Università di Roma Tor Vergata, ci parla proprio della cultura intesa come bene comune, un tema molto presente nel dibattito odierno sulle politiche culturali. Per Hinna è importante che la cultura, proprio perchè bene comune, sia gestita attraverso partenariati di nuova generazione formati dal settore pubblico e dal privato. Il primo garantirebbe quell’interesse “pubblico” necessario per rendere la cultura un bene realmente fruibile dai cittadini, il secondo, invece, dovrebbe garantire una gestione secondo criteri di efficacia e di efficienza, ormai diventati imprescindibili anche nel settore culturale. Questo e molto altro nell’intervista!
Pillole di politiche culturali: gli anni ’80
Inauguriamo questo micro-format in collaborazione con Alessandro Hinna, docente all’Università Roma Tor Vergata, che ha analizzato per noi le politiche culturali nella loro evoluzione storica, dagli anni ’80 ad oggi. Il difficile rapporto tra cultura ed economia comincia come fosse un appuntamento al buio: la cultura, una bella e altezzosa signora, e l’economista, un tipo goffo e un po’ timido. Dove porterà questa love story à la Beautiful? Seguite tutte e quattro le puntate e lo saprete!
Ringraziamo Marcello Minuti per le bellissime vignette.