23 Dicembre 2024

Intervista a Manfredi Perego

Abbiamo incontrato il coreografo e danzatore Manfredi Perego a margine del 30simo MilanOltre festival, dove ha portato il suo Horizon, una vibrazione-ricerca di un paesaggio immaginario: inesistente nella realtà, profondamente connesso e vero nella percezione dell’autore. È l’astrazione di una sensazione dello spazio che esiste solo nel desiderio, una poesia-vertigine celata. Il corpo ricerca lo spazio, è lo strumento creativo e definisce una nuova dimensione in cui essere.

Interview with Valeria Galluccio (Compagnie Marie Chouinard)

Abbiamo avuto il piacere di dialogare con Valeria Galluccio, danzatrice della Compagnie Marie Chouinard. L’occasione è stata il focus che il festival MilanOltre al Teatro Elfo Puccini ha dedicato alla compagnia della “femme sauvage del Quebec”, coreografa dallo stile apparentemente rude e selvaggio che si declina in percorsi verso la libertà e la compassione, dove l’umorismo è possibile e l’eros onnipresente.

Valeria Galluccio reflects on her work with Marie Chouinard company in this video interview filmed during MilanOltre festival.

Intervista a Rino De Pace, direttore artistico di MilanOltre

Dal 30 settembre al 16 ottobre il Teatro Elfo Puccini festeggia il 30esimo MilanOltre Festival con tre focus dedicati a Rosas/Anne Teresa De Keersmaeker, Compagnie Marie Chouinard e Compagnia Zappalà Danza, dando spazio al contempo a coreografi provenienti dalle esperienze più varie. A pochi giorni dalla partenza del festival, abbiamo incontrato il direttore artistico Rino De Pace per fargli alcune domande. Buona visione!

Tanz im August: Interview with Peeping Tom

We interviewed Franck Chartier from Belgian collective Peeping Tom over the course of Tanz im August festival, where they were present with “32 rue Vandenbranden”. One of the inspirational sources for this piece was Shohei Imamura’s The Ballad of Narayama where an old woman is taken to the top of mountain Narayama by her children, to die. Gabriela Carrizo and Franck Chartier wanted to dig into all the physiological burdens that can prevent people – even those who appear to be at total liberty to do what they want – from ever really escaping their roots, their family or their culture.
The action takes place under a wide-open sky in a mountain landscape with only rickety campers for shelter. We find ourselves in a small isolated community where the inhabitants are confronted with their loneliness. The focus in this creation lies on the internal forces that determine which turn the characters will take; their motives are being exposed and stripped of their consciousness. The borders between what happens in reality and what they believe that happens become blurred. They lose themselves in fear and remain trapped in their own isolation.