26 Dicembre 2024

Next Generation: Marina Spada

Per Next Generation, Maruska Ronchi incontra questa volta Marina Spada, regista indipendente e docente presso la Scuola Civica di Cinema e Televisione di Milano.

Questa fantastica intervista realizzata durante la Summer School ci ha permesso di entrare nel vivo del suo lavoro di insegnante e regista e di apprezzare il fascino della recitazione per la macchina da presa e tutto ciò che ci sta dietro (il lavoro di gruppo di macchinisti, tecnici e attori, i trucchi e i segreti del mestiere), grazie alle splendide immagini catturate da Daniele Grosso. Buona visione!

Artists’ corner – Luis Montolio

Luis Montolio, nato in Inghilterra e che vive ora a Valencia, dopo diverse esperienze professionali decise di dare una svolta alla sua vita iscrivendosi, all’età di 30 anni, ad un Master in Fotografia. Le sue opere sono un’originale documentazione della società e di personaggi con una forte umanità. Tra vari progetti di ambito internazionale, ha esposto le sue opere nella Mostra di Arte Contemporanea Artevalencia e molte sue opere sono installate sugli edifici del centro della città di Valencia a creare una “galleria d’arte nelle strade”. Ora ha in mente di aprire un bosco urbano nel centro del quartiere del Carmen a Valencia, ma questi non sono gli unici progetti che questo artista innamorato, come lui si definisce, della “magia della strada”, ha in mente.

Diretto, filmato e prodotto da Giulia Viero
Editing di Piero Ali Passatore
Musica di Josta

Escape the surface II – “Places hold”

“Superficie” può avere molti significati diversi, fisici o metaforici, non importa se parliamo di un muro, un pavimento, o di un modo di apparire, una posizione sociale o del corpo, una regola o un oggetto quotidiano.
Ci sono anche molti modi differenti di lasciare una superficie, un’apparenza, una forma.
Fuggire una superficie, può significare andare più a fondo al suo interno o tentare di rarefarsi e staccarsi da essa.
Con “posto” si può intendere una posizione, una classificazione, un luogo, una disposizione, un assetto.
Ed i posti tendono a trattenere.
Certi posti trattengono e rilasciano parti delle persone che li attraversano, come fossero spugne.
Con questo tipo di coscienza dello spazio in cui viviamo, non solo le “soglie” propriamente dette, ma ogni oggetto, superficie o posizione a cui siamo abituati – per routine o convenzione – può essere visto come un limite, una terra di confine, uno spazio in cui siamo intrappolati, o un luogo di passaggio ed uscita.

Scritto, interpretato e diretto da Isobel Blank

Musica degli Oui Mais Non, dall’album ‘Mille Lires’ © Tandori Records (2012)

Con il supporto di:
Programma Cultura dell’Unione Europea
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