2 Febbraio 2025

Giovani danzatori di 50 anni.

Alessandro Pontremoli procede la sua analisi del panorama coreutico italiano, stretto tra una generazione considerata dalla critica ormai al tramonto ma l’unica in grado di rappresentare la danza in Italia e una generazione emergente, agguerrita e con qualcosa da dire, ma priva di memoria storica, snobbata dalla critica e poco sostenuta dai teatri.

Risorse on line:

Spazi per la Danza Contemporanea

E’ tempo di sbagliare

Roberto Casarotto, nell’ultima delle tre interviste di Cristine, ci parla dell’importanza di non copiare modelli dall’esterno, ma di crearsene di propri, studiando il contesto, il territorio e le realtà circostanti. Certo, questo implica la possibilità di errori e di fallimenti, ma cosa c’è di più bello che rialzarsi dopo essere caduti?

Arriva la legge! Domani? Dopodomani? Chissà…

Sembra che domani dovrebbe essere “licenziata” la nuova proposta di Legge Quadro per lo Spettacolo dal vivo, e approdare così per l’approvazione in Parlamento. Problemi nella maggioranza (Lega) stanno ritardando questo fatidico momento. Le elezioni regionali sono vicine, e le tensioni si fanno sentire, ma perchè tutto questo deve andare a scapito nostro?

Risorse on line:

www.4arts.it

Da dove vieni, danzatore?

Alessandro Pontremoli, docente di Storia della Danza e del Mimo presso il DAMS di Torino, ci aiuta a ricostruire le origini storiche della danza contemporanea  in Italia. Da Bella Hutter, fino alla terza generazione di giovani coreografi, passando attraverso una perdita di memoria collettiva, Pontremoli ci guida in questo percorso storico fino ad annunciare alcuni problemi dei danzatori di oggi…

Risorse on line:

Dams – Torino