31 Gennaio 2025

Come ci vedono da New York

La nostra corrispondente Milka ci racconta tre esperienze di performance in Europa. Dal feedback all’organizzazione, noi europei sembriamo proprio diversi agli occhi di un americano. Voi cosa ne pensate?

P.S. Facciamo un po’ di crowdsourcing. Se qualcuno di voi ha voglia di tradurre dall’inglese Milka, può farlo usando DotSub, un fantastico social network per la sottotitolazione. Cliccando qui andate direttamente sul video da sottotitolare. Grazie!

Piccola lobby antica

A Milano nasce una nuova lobby creata da fondazioni che aspirano a diventare consiglieri di Bondi nella decisione sui tagli ai finanziamenti agli enti culturali. Decisione che, secondo loro, dovrebbe essere presa con criteri meritocratici e comunque sostenuta da agevolazioni fiscali per le sponsorizzazioni.

Emma come Michelle?

Si è svolta l’assemblea di Confindustria Cultura Italia che raggruppa le associazioni di rappresentanza di tutta l’industria culturale. Se da un lato la Marcegaglia riconosce il valore di stimolo economico delle nostre attività, dall’altro questione centrale rimane il digitale e la sua minaccia al diritto d’autore. Ma internet è davvero una minaccia per la cultura?

Svezia: dove il welfare è perfetto

A Lussemburgo incontriamo Henrik Stålspets, rappresentante del Performing Arts Network, un’organizzazione svedese che rappresenta tutte le arti performative. Hendrik ci racconta brevemente come funziona il sistema di finanziamento svedese alle arti performative, un sistema quasi interamente basato sull’apporto pubblico, ma che sta andando alla ricerca di facilitazioni per sostenere le sponsorizzazioni private.