Durante il convegno del 14-15 Ottobre 2011 sulla proposta di creare una nuova piattaforma per la danza italiana, le compagnie di danza, rappresentate da Aidap – Federdanza, dicono la loro: l’importanza di avere criteri di oggettività nella selezione e nell’accesso per le compagnie, una sostenibilità futura della piattaforma, agevolazioni per le tournée estere e l’abbattimento delle barriere di genere, sono gli aspetti chiave che la presidente Salvatori e le vice-presidenti Marini e Blasi sottolineano nei loro interventi.
Il punto di vista delle compagnie
Il Lirico? Tutto da rifare.
L’Assessore alla cultura di Milano, Stefano Boeri, risponde alle osservazioni e alle domande dei consiglieri. Quattro i punti principali toccati: lo sportello unico per i permessi e le licenze, il destino di Palazzo Dugnani, il teatro Lirico e le industrie creative.
Francesca Bernabini: per una piattaforma della danza italiana
Con Francesca Bernabini, presidente di Federdanza Agis, parliamo della proposta avanzata da Agis di creare una piattaforma nazionale per la danza italiana. Tale proposta è stata discussa apertamente anche con il Ministero dei Beni Culturali nelle due Giornate Professionali della Danza, svoltesi a Torino il 14 e 15 Ottobre 2011.
Cos’è una piattaforma, quali miglioramenti porterà al mondo della danza, e quali garanzie sono necessarie affinchè non sia un esperimento isolato ma si colleghi al “sistema danza” in maniera virtuosa? Quali novità sono in cantiere per il rinnovo dei decreti ministeriali?
Questo e altro nell’intervista!
Creative Europe è pronto al varo
Dallo European Culture Forum, l’evento chiave organizzato dalla Commissione Europea e che raduna artisti e operatori culturali di tutta l’Unione, giunge la notizia che in un paio di settimane dovrebbe essere reso pubblico il programma Creative Europe, che ci accompagnerà dal 2014 al 2020. Più innovazione, più attenzione ai temi della smart economy, dell’inclusione e della sostenibilità. Più attenzione alle reti e alla condivisione del sapere. Un programma che riserverà qualche sorpresa e che soprattutto abolirà la barriera tra audio-visivi e produzione culturale (i programmi Media e Cultura cesseranno di esistere autonomamente e convergeranno in Creative Europe).
Per questo programma verrà chiesto un budget del 37% superiore all’attuale. Un obiettivo ambizioso, che dovrà essere ratificato durante le decisioni sul bilancio europeo nel corso di tutto il 2012 e per il quale sarà molto importante l’intervento dei singoli stati membri e dei parlamentari europei. Sostenere la campagna di Culture Action Europe, wearemore.eu, è dunque molto importante. L’obiettivo è di raccogliere 100.000 firme entro Maggio 2012, quando si riuniranno i ministri della cultura europea, per dare un segnale forte che i cittadini hanno bisogno di più cultura. Ce la faremo? Anche da questo dipenderanno le sorti del settore culturale del nostro continente.
European Culture Forum: il sito
Campagna Wearemore: il sito