15 Gennaio 2025

Danze domestiche per tempi difficili

Abbiamo chiesto ad alcuni coreografi e artisti della danza di riflettere creativamente sul tempo che stiamo vivendo, creando un format video in tandem utilizzando l’app DanceMe.

Il primo progetto video che abbiamo deciso di produrre, “To Kanoko – To Paola”, è creato da Kanoko Tamura, che vive a Madrid, e da Paola Ponti, che vive vicino a Ravenna. Seguiranno altri due format, in fase di ideazione, con altre/i 4 protagoniste/i.

I format sono visibili su DanceMe, disponibile al download gratuito su App Store e Google Play Store. Inoltre i format sono visionabili sul sito www.danceme.eu.

In anteprima su Studio28 TV un video introduttivo al format di Paola e Kanoko. Enjoy!

Dal Big Bang…

La danzatrice Sissj Bassani ci riporta con la memoria a quando lesse per la prima volta “Dal Big Bang ai buchi neri”, libro che la ispirò a intraprendere la carriera di danzatrice. Grazie Sissj!

Quale libro ti ha ispirato a diventare danzatore/danzatrice?

Dance, dance!

Signore e signori, vorrei cominciare con una storia.

Una volta, in Grecia, sono andata a visitare alcune famiglie di zingari. Ci siamo seduti insieme e abbiamo parlato; ad un certo punto tutti hanno cominciato a ballare ed io dovevo partecipare. Avevo una gran paura e la sensazione di non essere in grado. Allora è venuta da me una ragazzina, forse sui dodici anni, e mi ha pregato ripetutamente di danzare assieme a loro. Diceva: “Dance, dance, otherwise we are lost.” Balla, balla, altrimenti siamo perduti.

…ma poi arriva il gatto…

A questo link puoi scaricare l’intero discorso di Pina Bausch tenuto in occasione del conferimento della laurea honoris causa conferitale dall’Università di Bologna.

https://www.google.com/url?sa=t&rct=j&q=&esrc=s&source=web&cd=6&ved=2ahUKEwjwh_OLv5nnAhWSLFAKHeABBG4QFjAFegQIARAB&url=http%3A%2F%2Fstatic.repubblica.it%2Fbologna%2Fpinabausch.doc&usg=AOvVaw2eDFoW5jLOHGIZ74Oa32UQ

Sara Shelton Mann

Sara Shelton Mann è coreografa, performer e insegnante dal 1967.  È stata una protégé di Alwin Nikolais e Murray Louis a New York City prima di trasferirsi in Canada dove ha incontrato Andrew Harwood e si è appassionata di Contact Improvisation.

Nel 1979 si trasferisce a San Francisco per lavorare con Mangrove, ora Mixed Bag Productions, di cui diventa direttrice artistica. Una delle sue prime esperienze è stata la compagnia Contraband, nata come gruppo performativo e terreno di ricerca che unisce principi del contact, sistemi fisici e pratica spirituale in un sistema unificato di ricerca.

Tra i suoi premi ci sono una John Simon Guggenheim Fellowship, 7 Isadora Duncan Awards, tra cui un premio speciale per “Erasing time: celebrating 30 years a radical dance legend” (Sara Shelton Mann con David Szlasa e Norman Rutherford), Djerassi Artist in Residence Awards, Headlands Center for the Arts Residency 2016, Lifetime Achievement Bay Guardian Award, 10 Women Who Made a Difference, Bay Guardian “Goldie” Award, Foundation for Contemporary Arts Grants to Artists award (2016).

La sua formazione Movement Alchemy è un progetto di insegnamento continuo ed è influenzata dai suoi studi su tradizioni metafisiche e curative. Il lavoro performativo di Sara è una piattaforma per la collaborazione e la ricerca nella coscienza.

Con Sara parliamo del suo lavoro di ricerca e in particolare un lavoro di CONTRABAND, Religare (1986;1989) con le musiche di Rinde Eckert, Gwen Jones, Richard Klein, Norman Rutherford; il set design di Lauren Elder. Le luci di Julian Neff. E con i performer e collaboratori Jess Curtis, Lauren Elder, Gwen Jones, Nina Hart, Keith Hennessy, Richard Klein, Sara Shelton Mann, Jules Beckman, Brenda Munnell, Norman Rutherford